Minima medievalia, a cura di F. Coden, in «Atti della Accademia Roveretana degli Agiati. Classe di Scienze umane, Lettere ed Arti », a. CCLXIV, s. IX, IV-A, 2014, I, pp. 109-153.
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Lo scultore Nicolò, caposcuola di uno degli atelier di più alto livello nel panorama culturale padano, fu una delle figure cruciali della plastica romanica della prima metà del XII secolo. Fra le componenti che contraddistinguono la sua folta produzione, assai dibattuta in sede critica per quanto attiene principalmente all’aspetto iconografico, vi è di certo la singolare cura rivolta alla disposizione di differenti tipologie litiche per creare effetti studiati di policromia. Questa specifica tematica, che solo di rado ha incontrato l’interesse degli studiosi, è affrontata con particolare attenzione nei testi che seguono soprattutto in riferimento alla produzione più tarda di questa officina di scultori, collocabile nel secondo quarto del XII secolo.

Elenco contributi:

Fabio CodenNote introduttive

Fabio Coden, Niccolò, la pietra e il colore: appunti sull'evoluzione di un percorso 

Vittorio Roda, Materiali lapidei nelle botteghe nicoliane veronesi: dalla cava al cantiere 

Marinella Marina, Considerazioni sul cantiere nicoliano per il fronte dell'Abbazia di San Zeno 

Fabiana Casanova, Considerazioni sul cantiere nicoliano per il fronte della Cattedrale di Verona 

Marinella Marani, Guida alla lettura dei rilievi